Canzoniere (Rerum vulgarium fragmenta)/Poco era ad appressarsi agli occhi miei
(Reindirizzamento da Poco era ad appressarsi agli occhi miei)
Questo testo è completo. |
Francesco Petrarca - Canzoniere (Rerum vulgarium fragmenta) (XIV secolo)
Poco era ad appressarsi agli occhi miei
◄ | Ne la stagion che 'l ciel rapido inchina | Non al suo amante piú Dïana piacque | ► |
51
Poco era ad appressarsi agli occhi miei
la luce che da lunge gli abbarbaglia,
che, come vide lei cangiar Thesaglia,
cosí cangiato ogni mia forma avrei.
5Et s’io non posso transformarmi in lei
piú ch’i’ mi sia (non ch’a mercé mi vaglia),
di qual petra piú rigida si ’ntaglia
pensoso ne la vista oggi sarei,
o di diamante, o d’un bel marmo biancho,
10per la paura forse, o d’un dïaspro,
pregiato poi dal vulgo avaro et scioccho;
et sarei fuor del grave giogo et aspro,
per cui i’ ò invidia di quel vecchio stancho
che fa co le sue spalle ombra a Marroccho.