Piggiore stimo che morso di capra

Pannuccio dal Bagno Pisano

Guido Zaccagnini/Amos Parducci XIII secolo Indice:Rimatori siculo-toscani del Dugento.djvu Duecento Piggiore stimo che morso di capra Intestazione 16 luglio 2020 25% Da definire

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XVIII

Discopre le sue pene per essere in signoria d'Amore.

Piggiore stimo che morso di capra,
ov’Amor fier d’artiglio e dà di becco;
che quasi sembro lui albore secco,
quale ’n cui regni, e bene in lui non capra.
Ma dico che conven su’ cor che s’apra,
a perder sa vertù rimane istecco,
che non fa frutto, e ’n l’also dir non pecco,
che per me ’l provo e per altrui si saprà.
E poi fu’ in signoria di suo soperchio,
10mis’ha ’n tormento di mia vita il corso,
di greve affanno e di piager si magra.
Tant’è sua signoria diversa ed agra,
chi sottoposto è lei, va a morte a corso:
per languir ch’ho di lui, ciò discoperchio.
15Del mal diritto al contraro fa cerna,
perché chi non è ad esso sottoposto,
di ben a perfezion venir pò tosto.