Pierino Porcospino/La storia del Moretto

La storia del Moretto

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Heinrich Hoffmann - Pierino Porcospino (1844)
Traduzione dal tedesco di Gaetano Negri (1882)
La storia del Moretto
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Più nero della pece e del carbone
Passeggia un bel moretto sul bastione,

E si ripara, con l’ombrello rosso,
Dal sole ardente che l’avea percosso.

Ed ecco correr verso lui con fretta
Gigino che ha in sua man la bandieretta,

E Gaspare lo segue assai dappresso
Spingendo il cerchio e saltellando anch’esso.

Poi vien Guglielmo dalla gamba snella
Brandendo nella mano una ciambella.

E gridan tutti e tre: «Ma questo è un mostro
Che è tinto col carbone o con l’inchiostro».




Ma il maestro Nicolò
Vide il caso e s’indignò.

Preso il grande calamaio,
Uscì e disse: «A questo guaio

Io porrò rimedio e tosto.
O fanciulli, al vostro posto!

Non seccate quel moretto.
Ma che colpa ha il poveretto,

Se la pelle scura, scura
Ei sortì dalla natura?»


Ma nessun si dà pensiero
Del rimprovero severo,

E persiste quel terzetto
A deridere il moretto,

E al maestro Nicolò,
Che stupito li guardò,

E terribile divenne
Essi gridano: «Vattenne!»




Allor disse Nicolò:
«Ben pentire io vi farò!»

E distese i suoi braccioni
E raggiunse i tre burloni,

Gasparino con Gigino
E Guglielmo il birichino.

Dei due primi egli fa un paio
Da tuffar nel calamaio.


E a Guglielmo spaventato,
Che, sentendosi acchiappato,

Grida: «Aiuto, al foco, al foco!»
«Ti diverte questo gioco?»

Chiede il grande Nicolò,
E con gli altri lo tuffò!

Quando poi li trasse fuore
Tutti e tre metteano orrore.




Oh, come neri diventar costoro,
Assai più neri del leggiadro moro!

Il moro se ne va con l’ombrellino
E i tre monelli il seguon da vicino.

Se non fossero stati sì sventati
Il gran maestro non li avria tuffati

Del calamaio nell’immondo bagno.
Hanno fatto davvero un bel guadagno!