Piccola morale/Prefazione

Prefazione.

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Piccola morale Parte prima
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PREFAZIONE.



Chiamo Piccola morale il contenuto di questo libretto per esprimere una morale come a dire, alla mano e casalinga. Oltre a ciò, la ho detta piccola perchè non compiuta, nè ordinata a modo di trattato, ma in molte parti mancante, e a balzi come l’occasione portava. Insisto con forza su alcuni argomenti, di alcuni altri non fo che toccare le sommità; talora il discorso procede raccolto e poco men che da cattedra, tal altra sbrigliato e quasi da conversazione. Anche le partizioni non hanno precisione scrupolosa assai. Per verità ne feci uso, pù che altro, per dare una specie di riposo al lettore; ma in sostanza le materie trattate nell’una parte potrebbero frammischiarsi a quelle dell’altra, o almeno la loro disparità non apparisce tanto netta [p. vi modifica]da credere indispensabile che stessero così separate.

Fatta questa confessione mi si permetta di mostrare che un qualche filo c’è tuttavia nel mio libretto, al quale può tener l’occhio chi abbia la pazienza di leggerlo da un capo all’altro.

Nella prima parte sotto il titolo di Osservazioni generali ho raccolto i fondamenti dell’operetta, esaminando come solitamente da noi si ragioni, e come all’incontro si dovrebbe; quindi le opinioni, i giudizii anticipati la certezza e somiglianti. Nella seconda, parte, intitolata Osservazioni pratiche, vengo a parlare de’ fatti, pero ancora in via generale; quindi dell’ozio, del tempo, e di alcune disposizioni o affezioni dell’animo nostro, cioè la speranza, la noia, il dolore, la perseveranza, e via discorrendo. Nella terza parte, intitolata Vizii e virtù, dò alcuni particolari della pratica morale, ossia i ritratti di alcune virtù, o che ad esse somigliano; come bontà, beneficenza, gratitudine, gentilezza, coraggio, per lo più [p. vii modifica]raffrontate ai vizii loro opposti. E questo dopo alcune rijlessioni sopra certe apparenze degli uni e delle altre, e il concorrere gli uni nelle altre che fanno, o mostrano di fare, assai di sovente. Per ultimo la quarta parte, intitolata Costumi, si ristringe al modo onde tali vizii e virtù si praticano da tale o tale altro uomo, premesse qui pure alcune osservazioni generali sopra due principali categorie in cui potrebbesi dividere la nostra specie, e la grande difficoltà di conoscere gl’individui, ossia di ragionevolmente riferire a questo o a quello quanto indi si legge di particolare.

Si domanderà adesso, che specie di utilità mi sia avvisato di cogliere in questo incompiuto trattato, e perchè, avendone veduto la imperfezione, non siami ingegnato di rimediarvi. Rispondo primieramente, che il come furono scritti a principio questi capitoli impresse loro certa particolare fisonomia che non si poteva alterare senza rifarli del tutto. Soggiungo poi che nel loro stesso vario, e direi quasi cangiante colore, [p. viii modifica]può avervi un allettamento a ricevere qualche utile consiglio di morale, per quelli ancora che di siffatti studii non pigliano troppo diletto. Solo che le cose da me pensate fossero vere, e conducenti l’uomo sulla via del suo meglio! Di che ben sento avere avuto vivissimo il desiderio, ma lascio al giudizio degli assennati il modo onde ho cercato di effettuarlo.