Più rime io vaneggiando avea già spese

Alessandro Botta Adorno

Indice:Zappi, Maratti - Rime I.pdf Sonetti Letteratura Più rime io vaneggiando avea già spese Intestazione 29 marzo 2022 100% Da definire


Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri


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ALESSANDRO BOTTA-ADORNO.


Più rime io vaneggiando avea già spese
     Dietro a un dolce bensì, ma vil lavoro,
     E nel natìo d’Arcadia umil paese
     Serti io cogliea di non volgare alloro:
5Quando fama immortal per man mi prese,
     E a te mi trasse, e mi diè cetra d’oro,
     E mi additò tue sante eccelse imprese,
     Onde mio novo stil volgessi a loro.
Ma in lor tal luce e maestà mirai,
     10Che per stupor di suon la cetra priva
     Di man mi cadde, e muto anch’io restai.
E dissi appena: ah virtù vera e viva,
     Deponi alquanto i sovrumani rai,
     Se vuoi del tuo Signor ch’io parli e scriva.