Per quelle vie, che cento strali e cento
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Filippo Leers
III1
Per quelle vie, che cento strali e cento
Apriro, uscendo il nobil sangue fuore,
Languìa Bastiano, e il barbaro furore
Allentò l’arco, ond’il credea già spento
5L’alma bramosa ancor di più tormento
Non uscí nò ma si ristrinse al cuore,
Al cuor difeso dal celeste Amore,
Nè lo strale avanzarsi ebbe ardimento.
Quand’ecco Amor di sua faretra un telo
10In lui vibrò di tale ambrosia tinto,
Che le piaghe sanò del mortal velo.
Ond’ei dovessi in nuovo agone estinto
Portar due palme e due corone in Cielo,
Dall’aspra guerra, ove trionfa il Vinto.
Note
- ↑ Per S. Sebastiano M.