Per quel signor, che'n croce posto fu

Castruccio Castracani degli Antelminelli

Aldo Francesco Massera XIV secolo Indice:AA. VV. – Sonetti burleschi e realistici dei primi due secoli, Vol. I, 1920 – BEIC 1928288.djvu sonetti Per quel signor, che'n croce posto fu Intestazione 23 luglio 2020 25% Da definire

S'io avessi la moneta mia qua giú Amor, quando sopra m'apresti l'arco

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2 — CASTRUCCIO
Redarguisce e minaccia l’importuno creditore.

Per quel signor, che ’n croce posto fu
sul monticel, dove morte sostenne,
io ti farò parer de l’«u» un «enne»,
4un «esse» e un «ti» ed un «pi» ed un «cu».
Castruccio la moneta non toccu,
anzi la spese come si convenne:
e vidi un altro, che giá in man la tenne,
8per tenerla serrata, coni’ fai tu.
Ma guarda che mai piú t’avvenga fatto,
ché un’altra volta non ti sarei pio,
11e paghere’ti d’ogni tuo misfatto.
Se del prestar diventerai restio,
mai non verrò piú a te per accatto:
14anzi terrò del tuo come del mio.