Per nero fiume, che sulfurea l'onda
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Gio. Battista Richeri
VI
Per nero fiume, che sulfurea l’onda
Volge tra sassi, sovra fragil barca,
Ov’è nocchiero Amor, piangendo varca
Catenato il mio Spirto all’altra sponda.
5Ahi qual Terra m’aspetta atra, infeconda
D’ogni vaghezza, e d’ogni pregio scarca!
Ivi l’aria d’orrore ingombra, e carca,
Ivi sol crudo affanno. e pianto abbonda.
Già venni all’altra riva. Ecco s’attiene
10L’àncora al fondo: io scendo, e già d’Averno
Premo col piè le disperate arene.
Ma fugge il tetro orror, e più non scerno
Fiume, barca, nocchier, lido, e catene:
Pur sono ancor nell’amoroso inferno.