Per l'anniversario della morte di Giordano Bruno
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Son già trascorsi più di trecent'anni
dal dì che a Roma il Sant'Uffizio ardea
colui che il Vero propagato avea,
contro l'assurdo e i clerico-tiranni;
egli che, tra le insidie e tra gli affanni
passò, fiammante di sublime Idea,
smascheratore d'imposture e inganni,
oppose al dogma la Ragion che crea...
Sul rogo egli bruciò, martire invitto,
santificando con la propria vita,
del libero pensier, sacro, il diritto.
Ei morì, ma l'idea, ringiovanita,
nella coscienza dei ribelli ha scritto:
"Distruzione del sordido levita*".
Note *Sacerdote