Per certo i bei vostr'occhi Donna mia
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V.
Per certo i bei vostr’occhi Donna mia
Esser non puo che non sian lo mio sole
Sì mi percuoton forte, come ei suole
4Per l’arene di Libia chi s’invia,
Mentre un caldo vapor (ne sentì pria)
Da quel lato si spinge ove mi duole,
Che forse amanti nelle lor parole
8Chiaman sospir; io non so che si sia:
Parte rinchiusa, e turbida si cela
Scosso mi il petto, e poi n’uscendo poco
11Quivi d’attorno o s’agghiaccia, o s’ingiela;
Ma quanto a gli occhi giunge a trovar loco
Tutte le notti a me suol far piovose
14Finche mia Alba rivien colma di rose.