Pensieri e giudizi/VI/I
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I. 1
Suoni augurio il saluto.
Possano questi fratellevoli convegni ravvivare nei giovani cuori il culto delle idee generose, accendere entusiasmi nuovi per la scienza liberatrice, per l’arte umanitaria, per la religione della giustizia; armonizzare il lavoro delle nuove generazioni alla soluzione dei problemi più tormentosi dello spirito moderno; contribuire con la voce, con l’esempio, col sagrificio alla emancipazione delle plebi, alla fratellanza di tutti i lavoratori.
E possiate voi, giovani maltesi, in questa isola sacra che udì prima le amorose armonie della musa d’Italia, attingere ispirazioni e conforti a resistere con fermezza degna dei vostri padri ai dissennati conculcatori dei diritti più sacri dei popoli, ai mercanti disonesti che vorrebbero rompere il vincolo santo che vi lega all’Italia, bandendo dalle vostre scuole e dalle vostre case la vostra prediletta favella, la lingua gloriosa di Dante.
Note
- ↑ Per la venuta di alcuni giovani Maltesi in Catania nell’estate del 1898, dopo la pubblicazione di un decreto dell’Inghilterra che proibiva l’uso della lingua italiana in Malta.