Pellegrinaggio invernale
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L'altro giorno - non so da qual coraggio
l'anima a un tratto mi sentissi invasa -
son tornato a la tua piccola casa
4coi miei ricordi, in pio pellegrinaggio.
Sono tornato quasi in sogno: attratto
da quel senso che si compiace e appaga
come di un gioco, di inasprir la piaga,
8di ravvivarla, in fondo al cuor disfatto.
Varcato il fiume, presi, lento, lento,
a salir per la via de la collina:
splendeva il sole e tanta era la brina
12che ogni ramo parea quasi d'argento.
Ho rivista la panca, tutta verde
di musco; il ponticello; la fontana
ghiacciata: più non canta in voce umana
16e solo a goccie giù l'acqua disperde.
Giunsi e varcai la soglia: che deserto,
il giardino! che schianto! le tue rose,
morte! e i gerani! quante morte cose!
20Una donna è venuta, che mi ha aperto.
Entro la casa, che subito gelo
m'è disceso nel cuore e fino a l'ossa!
Ho ritrovato la tua sciarpa rossa,
24uno spillone, un solo guanto, un velo.
Son salito a la tua camera: nuda
come un sepolcro, tutto chiuso, oscuro!
proprio di fronte al letto, contro al muro
28sai che ho trovato? una donnetta nuda!
Quella ch'io t'ho mandato, e su cui c'è
scritto... ma tu lo sai cosa c'è scritto!
io me la son ripresa, zitto, zitto,
32se non ti spiace, la terrò per me.
Son ridisceso, errando pel giardino
vivo sol di memorie, quasi un'ora.
La vecchietta mi ha chiesto - E la signora? -
36Non risposi: rimasi a capo chino.
Pure comprese: tentennò la testa,
poi disse piano, ma in tono profondo:
- Come l'estate passa presto al mondo!
40Solo l'inverno e la miseria restano! -
Che tristezza, che angoscia, nel ritorno!
Guardava io pei giardini ampi e deserti,
e tutti i luoghi mi pareano esperti
44di tradimento e di pietà, quel giorno!
Cadea la sera. In basso, fra le brume,
per le tremule fiamme dei fanali,
si costellava la città di opali.
48Qualche bagliore si frangea, nel fiume.
Pur, mentr'io mi sentiva il cor più stretto
da le angoscie de la melanconia,
vidi due amanti, a basso de la via,
52salirne verso me, lenti, a braccetto.
Pensai: - Forse ridesto da l'eterno
rimpianto, il sogno qui mi fa ritorno? -
Ma lei diceva - Già declina il giorno:
56che peccato che duri ancor l'inverno!
- Ascolta, amico, ascolta! - Ebben che vuoi? -
- Quanta serenità! che bella sera!
ritorneremo questa Primavera?
60- Cara! - ei rispose - E prima, certo! - e poi!