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Rimase lì in posa per qualche minuto, comprendendo che formavano, così uniti, un gruppo pittoresco.

— Eh! bisogna volervi un gran bene! continuò; affè, ho

avuto paura d’annoiarmi troppo; mi son detto ci vado....

-..- Ma s’enterruppe per raggir una bestemmia.

— Sacr....01 “. Simona aveva fatto un passo troppo svelto, il piede malato aveva toccato il suolo; egli le diò uno spintone, mentre lei senza cessar di sorridere, chinando il bel visino come una bestia che ha paura di essere bastonata, lo reggeva con tutte le sue forze di biondina paffata.

D’altra parte, in mezzo alle esclamazioni, tutti s’affaccendavano. Nana e Rosa Mignon spingevano un seggiolone, nel quale Bordenave si lasciò cadere, mentre altre gli facevano scivolar una seconda poltrona sotto la gamba. E tutte le attrici che erano là, naturalmente, lo abbracciarono.

Lui grugniva, sospirava.

— Sacr....o0! Sacr....0! Basta, lo stomaco è buono, Vedi

Altri convitati erano giunti, non si poteva più muoversi nel salottino.

I rumori di argenteria e del vassellame erano cessati; maora, dal gran salone veniva quello d’una lite, ove tuonava la voce furibonda del maggiordomo.

Nana s’impazientava, non aspettando più alcuno, meravi— gliandosi che non mettessero in tavola.

Aveva mandato Giorgio a chiedere che cosa succedeva i quando fu stupita di molto nel vedere entrar gente uomini, donne. Quelli lì non li conosceva punto, non li aveva mai veduti.

Allora un po’ impacciata, interrogò Bordenave, Mignon, Labordette. Essi pure non li conoscevano. Quando sì rivolse al conte di Vandeuvres, questi si ricordò d’un tratto che «erano i giovanotti di cui aveva fatta raccolta in casa Muffat.

Nana lo ringraziò. Benissimo, benissimo. Solamente si starebbe pigiati per bene i fee

- - E pregò Labordette d’avvertire che si aggiungessero altri sette coperti..

Era appena uscito, che il servo introdusse di nuovo tre

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