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E Laberdette apparve trascinandosi dietro cinque donne, il suo collegio, secondo il motto maligno di Lucia Stewart.

C’era Gaga, maestosa in ana veste di velluto azzurro che la serrava forte, Carolina Héquet, al solito in faglia nera © guarnita di sciantilli, Lea di Horn, infagottata come sempre, Tatan Néné, un pezzo di ragazzotta, bionda e bonaccia, dal seno di balia, di cui tutti si burlavano; finalmente Maria Blond, una bimba di quindici anni, magra e viziosa come un monelluccio, che il suo debutto alle Varietà slanciava in.

quel momento.

Labordette le aveva condotte tutte cinque in una sola carrozza e ridevano ancora per essere state tanto pigiate. Maria s’era seduta sulle ginocchia delle altre. Ma tutte quante strinsero le labbra scambiando strette di mano e saluti, tutte col fare più distinto. Gaga faceva la bimba per eccesso di bel contegno biascicava le parole. Soltanto Tatan Néné, cui avevano fatto creder venendo, che sei negri affatto ignudi servirebbero la cena, s’inquietava, chiedendo di vederli. Labordette la, trattò da oca, consigliandola di tacere.

— E Bordenave? chiese Steiner.

— Oh! figuratevi, sono dolentissima, esclamò Nana; egli non potrà essere dei nostri e

— Già, disse Rosa, s’è chiuso il piede in un trabocchetto ed ha una orribile storta... se lo sentiste come bestemmia, con la gamba fasciata e distesa su una seggiola!

Tutti, allora, sì diedero 2 rimpiangere Bordenave. Senza, Bordenave non vi poteva essere una buona cena, Basta, si cercherebbe di adattarsi a farne di meno; e si parlava già d’altro, quando una vociona tuonò:

— E come? E come! Così mi seppellite?- ta Fa un grido solo: tutti si rivolsero. Era Bordenave, corpulento e pavonazzo, con la gamba stecchita, ritto sulla soglia ove si teneva appoggiato alla.-spalla di Simona Cabiroche.

Pel momento faceva vita intima cen Simona. Quella bimba, che aveva ricevato una buona educazione, che suonava il pianoforte e parlava l’inglese, era una graziosa biondina, così delicata che si curvava sotto il rude peso di Bordenave, sorridente per altro e sottomessa. “e

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