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Quando il martedì gli astanti erano pochi numerosi, il thè veniva servito nel salotto stesso.
Mentre faceva sgombrare un avolino dal servitore. Ja contessa Seguiva con’ lo sguardo Varidreuvres, è sorrideva, di quel sorriso vago che metteva an poco in paostra il candore dei stidi denti:
E siccome il conte le passava vicino, essa lo interrggò:
— Che congiure macchinate, signor Vandrepvres?
«— To; sigriora? rispose lui tranquillamente. Nulla. — -— Ah.. vi vedevo così affaccendato.. Via rendetevi utile allora,
5 gli pose tra le mani un albo, pregandolo di portarlo sul pianb-forte. Ma lui trovò il destro d’informare a voce bassa Fouchery che sarebbe venuto Taran Néné, il più bel seno di quell’i inverno, e Maria Blond, quella che aveva esordito al teatro delle /ozzie Drammatiche. La Faloise ad ogni passo gli sbarrava la via, aspettando un invito; finì coll’offri irsi da sè,
Vandreuvres non esitò ad impegnarlo, facendogli però promettere di condur seco Clarissa, siccome La Faloise ostentava, degli scrupoli, lo tranquillizzò dicendogli::
— Poichè vi invito! basta.
La Faloise avrebbe però desiderato assai di saper il nome della donna; mala contessa aveya chiamato Vandreuvres, ché essa interrogata sul nodo di fare il?he in Inghilterra, dove si recava di frequente per le corse.
Secondo lui, soltanto i Russi sapevano fare il the, è ne indicò il modo; poi, come se il suo pensiero avesse seguito “tutto un avorio Intero, mentre parlava, 9’interruppe per domandare::
— A proposito! e il marchese! Non dovevamo noi vederlo?
— Ma sì, mio padre me lo aveva formalmente promesso, i rispose la contessa; comincio ad essere inquieta.. è Le sue 0G cupazioni lo avranno trattenuto.
Vandreuvres ebbe un tacito sorriso.
Egli pure sembrava addattarsi di che natura fossero ie 0c= cupazioni del marchese di Chouard; aveva pensato ad una bella donna che il marchese condiceva spesso in campagna.
Forse si potrebbe averla!