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immobile davanti ad un bicchiere vuoto, come intorpidita da una lunga e inutile attesa. Sotto i bei capelli biondi, naturalmente increspati, aveva, un volto da vergine dagli occhi, di velluto, dolci e candidi; portava una veste di seta verde, scolorita, con un cappello rotondo, tutto «sgualcito e pesto come se avesse toccato qualche bussa. Il freddo la faceva bianca bianca.

— Tò! Ecco Satin, mormorò Fauchery scorgendola.

La Faloise l’interrogò. Oh! una yagabonda dei Boulevard, una femmina da nulla. Ma così, monella, che tatti si diyertivano a farla ciarlare.

E il giornalista, alzando, la voce:

-— Che fai lì dunque Satin?

— Mi secco, ella rispose placidamente senza muoversi.

I quattro uomini si misero a ridere. Mignon assicurava che non c’era da affannarsi; ci voleva mezz’ora pegli scenari del terz’atto. Ma i due cugini, che avevano bevuto la loro birra, vollero risalire. Cominciavano ad aver freddo.

Allora Mignon, rimasto solo con Steiner, allargò i gomiti sulla tavola, gli parlò sotto il naso:

— Eh! Siam intesi: andremo da lei: vi presenterò... questo fra noi, sapete, non c’è bisogno.. che mia moglie lo sappia.

Fauchery e La Faloise, tornati alloro posto, notarono, una bella donnina, in seconda fila, modestamente vestita. Era con un signore dall’aspetto serio, un capo divisione al ministero dell’interno che Faloise conosceva per averlo incontrate dai Muffat. In quanto a Fauchery, riteneva che la signora si chiamasse madama Robert: aveva fama d’onesta; teneva un amante, ma uno solo, non più, e sempre un uomo rispettabile.

Daguenet, mandò ai due un sorriso.

Ora che Nana era riuscita, non si nascondeva, più, ei pure negli anditi aveva trionfato. Accanto a lui il giovine collegiale non aveva lasciato la sua poltrona vinto tuttavia dallo stupore d’ammirazione in cui Nana lo aveva immerso. Era il gran segreto.... Era la donna! E diventava rosso rosso, metteva è levava macchinalmente i guanti. Poi, siccome il vicino aveva parlato di Nana, osò interrogarlo:

— Scusate, signore: quella signora che recita la conoscete — Sì un po’! mormorò Daguenet, stupito ed esitante.