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Ma egli era pazzo; non le badava. Nana non aveva mai veduto un uomo in simile stato. Cominciava ad aver paura, gli mise le dita sulla bocca per soffecar le sue grida ed abbassando la voce lo scongiurò di tacere, di lasciarla.

Steiner scendeva: era sciocca la cosa, po’ poi.

Quando Steiner entrò, udì Nana mollemente adagiata in fondo ad un seggiolone, dire:

— In quanto a me adoro la campagna...

Essa volse la testa, interrompendosi.

— Mio caro, è il conte di Muffat, il quale, avendo veduto dei lumi passando, mentre andava a passeggio, è entrato a darci il ben venuto.

I due uomini si strinsero Ia mano.

Muffat restò un momento senza parlare, la faccia nell’ombra.

Steiner sembrava imbronciato. Si parlò di Parigi: gli affari non andavano: c’erano stati squilibri alla Borsa. In capo ad un quarto d’ora Muffat prese commiato e mentre la giovane donna lo accompagnava, domandò, senza ottenerlo, un ritrovo per la notte seguente. Steiner, subito dopo, salì a coricarsi, brontolando contro gli eterni malucci delle donne.

- Finalmente, i due vecchi erano stati imballati.

— Quando Nana potò raggiungere Giorgio, lo trovò cheto cheto dietro la cortina. La camera era buia. Egli la fece cadere a terra, accanto a lui, e giocarono insieme, rotolandosi per terra, fermandosi e soffocando le loro risa sotto i baci, quando urtavano il piede nudo in qualche mobile.

Lontan lontano, sulla via di Gumières, Muffat se ne andava lentamente, col cappello in mano, tuffando la testa ardente nella frescura e nel silenzio della notte.

Nei giorni susseguenti la vita fu adorabile per Nana; fra le braccia di quel ragazzo ritrovava i suoi quindici anni, Sotto la carezza di quell’infanzia, un fior d’amore le sorgeva nell’anima, accanto alla sua abitudine ed alla nausea dei contatti maschili. Arrossiva di subitaneo rossore, sentiva degli improvvisi turbamenti che la lasciavano tutta tremante, un bisogno di piangere o di ridere; una specie di irrequieta verginità attraversata di desiderii, di cui sentiva pudica vergogna. Non aveva mai provato nulla di simile. La campagna