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circondario, la piglio.. ci debbon esser qui delle graziosissime donnine.

La vecchia signora ringraziava del pari Daghuenet e Fauchery d’aver accettato l’invito del figlio, quando provò una gioconda sorpresa nel veder entrare il marchese di Chouard, condottovi da una terza carrozza.

— Orsù, sclamò, gli è dunque un ritrovo, stamani? Vi.

siete data la posta... Che cosa succede? son degli anni che non vi posso riunire, ed oggi piombate tutti in una volta...

Oh! non me ne lagno.

Fu aggiunto un coperto. Fauchery era accanto alla contessa Sabina che lo moveva a sorpresa, con la sua vivace allegria, lei che aveva veduta così languente nel severo sa «lotto di via Meromenil. Daghuenet, seduto accanto ad Estella, sembrava invece inquieto della vicinanza di quella ragazza alta e muta, di cui i gomiti angolosi gli riuscivano sgrade voli. Muffat e Chouard avevano scambiato uno sguardo da sornioni.

Vandeuvres seguitava lo scherzo del suo prossimo matrimonio.

— A proposito di signore, finì col dire la signora Hugon; ho una nuova vicina che dovete conoscere.

E disse il nome di Nana. Vandeuvres ostentò la massima meraviglia.

— E che? il podere di Nana è qui vicino?

Fauchery e Daghuenet fecero anch’essi le meraviglie. Il marchese di Chouard, fingendo di non intendere, mangiava un’ala di pollo. Non uno di quelli uomini ebbe un sorriso.

— Certo, riprese la vecchia signora, ed anzi, questa persona è giunta ier sera alla Mignotte, come io lo dicevo. L’ho saputo questa mattina dal giardiniere.

Stavolta quei signori non seppero celare uno stupore sincero, Tutti alzarono la testa. E che? Nana era arrivata! Ma se non l’aspettavano che il domani, se credevano di precederla?

Giorgio solo restò a palpebre chine, guardando il suo bicchiete con aria stanca. Fin dal pricipio della colazione pareva che dormisse ad occhi aperti, sorridendo vagamente.

— Ti senti ancora male, Zizi mio? chiese la madre che non lo pervideva di sta.