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Un tempo avrebbe dato il cuore per avere così, come ora, la luna, i pettirossi, ed un giovanottino pieno d’amore. Dio! le pareva così cara e gentil cosa che ne avrebbe pianto. Certo essa era nata per vivere onestamente. E respingeva Giorgio che si faceva più ardito.

— No, lasciami, non voglio... Sarebbe brutto, alla tua età... Ascolta, voglio rimaner la tua mamma.

Sentiva un ignoto pudore. Era rossa, rossa. Eppure nessuno poteva vederla: la camera, dietro di loro, era piena di ombre, mentre nella campagna regnavano il silenzio e l’immobilità notturna della solitudine. Mai, non aveva provato tanta vergogna. A poco a poco, si sentiva senza forza, nonostante il suo turbamento e le sue ribellioni, Quel travestimento, quella camicia da donna, quell’ accappatoio, la facevano ancora ridere. Le pareva di aver lì una piccola amica che la tormentasse per celia.

— Oh! non istà bene, non voglio, balbettò dopo un ultimo sforzo.

E cadde, da vergine, nelle braccia di quel fanciullo, al cospetto del cielo stellato. La casa era immersa nel sonno.

Il domani alle Fondette, quando la campana suonò la colazione, la tavola della sala da pranzo non era più troppo ampia. Una prima carrozza aveva condotto insieme Fauchery e Daghuenet; e, dietro di loro, sbarcato col treno seguente, il conte di Vandeuvres era appena arrivato.

— Giorgio scese l’ultimo, un po’ pallido, gli occhi sbattuti.

Rispondeva che stava molto meglio, ma che si sentiva tuttavia intontito per la violenza della crisi. La signora Hugon lo guardava con un sorriso inquieto, lisciandogli i cappelli mal pettinati in quella mattina, mentre egli indietreggiava come se quella carezza lo avesse disturbato. A tavola, essa scherzò affettuosamente con Vandeuvres, che diceva aspettare da cinque anni.

— Finalmente siete qui... O come avete fatto a decidervi?

Vandeuvres la prese sopra un tono allegro. Raccontava che avendo perduto, la sera prima, al Circolo, una somma incredibile, era partito coll’idea di far una fine in provincia.

— Affè! La è così: se mi trovate qualche ereditiera nel