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smark. Tatan Néné si chinò all’orecchio di Labordette per domandargli chi fosse codesto Bismark che non conosceva: allora Labordette, freddamente prese a sciorinarle enormi panzane: questo Bismark mangiava carne cruda: quando incontrava qualche donna vicino alla sua tana se la portava via sulle spalle: in tal modo, a quarant’anni, aveva avuto già trentadue figli.

— Trentadne figli a quarant’anni! sclamò Tatan Néné, stupefatta e convinta. Dev’essere ben sciupato per la sua età.

Si scoppiò dal ridere, ed essa comprese che la burlavano.

— Siete pur sciocco! sclamò. Posso sapere io se scherzate?

— Gaga parlava ancora dell’ Esposizione: come tutte le altre, si rallegrava, si preparava. Una buona stagione: la provincia e gli stranieri irrompendo in Parigi. Infine, chi sa, dopo l’Esposizione, se gli affari fossero andati bene, potrebbe forse ritirarsi a Juvisy in una villetta a cui facevano l’occhietto da un pezzo.

— Che volete, diceva a la Faloise. Non si riesce a nulla. Se almeno si fosse amate!

Gaga si faceva tenera, perchè aveva sentito il ginocchio del giovane posarsi contro il suo; egli era rosso rosso. Lei, pur parlando da bimba, lo pesava a colpo d’occhio. Un signorino che contava poco; ma non era più di difficile contentatura. E la Faloise ottenne il suo recapito.

— Guardate mo’, mormorò Vandeuvres a Clarissa, mi par che Gaga vi metta in sacco il vostro Ettore.

— Me ne importa assai! rispose l’attrice. È un idiota quel ragazzo. L’ho già messo alla porta tre volte... Io, sapete, quando i monelli danno nelle vecchie, questo mi ributta.

S’interrappe per indicare con un piccolo cenno Bianca, che fin dal principio della cena sta curva in posizione incomoda, impettita, volendo mostrar le sue spalle al vecchio ammodo che era tre posti lontano da lei.

— Vi si pianta anche voi, caro, mio, riprese lei.

Vandeuvres sorrise con finezza, con un gesto di noncuranza.

Non era lui, certamente, che avrebbe impedito a quella povera Bianca di avere un successe. Lo spettacolo che dava Steiner a tutta la tavola, lo interessava maggiormente,