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il paradiso delle signore

maste fedeli al Vecchio Elbeuf dove trovava roba piú forte. Da un pezzo la De Boves era andata, seguendo la moda, al Paradiso; la Marty non veniva piú nemmeno lei, vinta dalla seduzione delle vetrine di faccia. E Genoveffa fu costretta a farsi innanzi per domandare cortesemente:

— Che desidera la signora?

La Bourdelais voleva vedere flanelle. Il Colomban tirò giú una pezza da uno scaffale, Genoveffa mostrò la stoffa; e si trovaron tutt’e due con le mani gelide, accosto, dietro il banco. Usciva intanto dal salottino il Baudu, dietro alla moglie che s’era messa allo sgabello della cassa. Ma da principio non si occupò della vendita; sorrise a Dionisia, e rimase ritto a guardare la Bourdelais.

— Non è tanto bella — diceva questa. — Fatemene vedere della piú forte.

Il Colomban tirò giú un’altra pezza. La signora guardò e riguardò la stoffa, nessuno aprendo bocca.

— Quanto?

— Sei franchi — rispose Genoveffa.

La Bourdelais fece un moto improvviso.

— Sei franchi! ma di faccia la danno, questa medesima, a cinque!

Il viso del Baudu si contrasse leggermente.

Non poté trattenersi dal dire lui, con tutta la garbatezza possibile, che la signora si doveva ingannare: quella stoffa valeva franchi sei e cinquanta, era impossibile che la dessero per cinque! Doveva essere un’altra flanella.

— No no, — ripeteva la Bourdelais con l’ostinazione d’una borghese che vuole intender-


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