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zola

signorina, quella montatura bianca con la riga di trina nera?

— Oh! io, — rispose lei gravemente, senza che un po’ di rosso le colorasse il viso pienotto — ne ho visto uno di madreperla con le penne bianche. Una cosa proprio virginale!

Il De Boves, il quale s’era certamente accorto delle occhiate disperate che la moglie dava al ventaglio, mise alfine bocca nella conversazione:

— Si rompono subito quei gingilli lí.

— A chi lo dite!.... — aggiunse con una smorfia di bella dai capelli rossi la Guibal facendo la svogliata. — Mi sono stancata a forza di far raccomodare i miei.

Da qualche minuto, la Marty, eccitata per quei discorsi, volgeva e rivolgeva febbrilmente la borsetta di cuoio su i ginocchi. Non aveva potuto ancora fare ammirare le sue compre, e moriva dalla voglia, da un bisogno quasi sensuale di metterle in mostra. E a un tratto si scordò del marito, aprí la borsetta, e ne tirò fuori della trina sottile, ravvoltolata intorno a un pezzetto di cartone.

— Guardate un po’ questa trina per la mia figliuola: è alta tre centimetri, è proprio carina; non vi pare?... Un franco e novanta.

La trina passò da una mano all’altra. Tutte le signore davano in esclamazioni di meraviglia. Il Mouret giurò che quelle guarnizioncelle le vendevano a prezzo di fabbrica. La Marty intanto aveva chiusa la borsa come per nascondere delle cose che non si possono far vedere. Ma a quelle lodi non poté resistere; e tirò fuori un fazzoletto.

— C’era anche questo fazzoletto... Un’appli-


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