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(4092-4093) pensieri 13

di perfezione e maturità, e viceversa. Questo si osserva per lo meno in quasi tutti i generi anche vegetali (Buffon, nel capitolo, se non erro, della vecchiezza). Similmente discorrasi delle donne in proporzione ec. Ond’è che, per esempio, i cavalli, e poi di mano in mano gli altri di sviluppo piú rapido, sino a quegl’insetti che non vivono piú d’un giorno (vedi il mio Dialogo d’un Fisico e di un Metafisico) sieno tutti di mano in mano piú e piú disposti naturalmente alla felicità che non è l’uomo, non ostante che la brevità della vita loro sia nella stessa proporzione; la qual brevità o lunghezza non aggiunge e non toglie né cangia un apice nella felicità d’alcun genere di animali (né anche negl’individui), come ho dimostrato nel dialogo succitato e nel pensiero a cui questo si riferisce (21 maggio 1824).  (4093)


*    Le mulina. Crusca e Guicciardini, t. III, p. 361 bis (23 maggio, domenica, 1824).


*    Diminutivi positivati. Sciurus-écureuil (antico escureuil da sciuriculus o altro simile), schiratto (Pozzi nel Bertoldo; noi volgarmente schiriatto) diminutivo o disprezzativo scoiatto (Pulci, nella Crusca), scoiattolo sopraddiminutivo o sopraddisprezzativo. Gli spagnuoli harda, hardilla (23 maggio, domenica, 1824).


*    En tanto in ispagnuolo (del che altrove) o spesso o sempre vuol dire infino a tanto, come nelle Novelas exemplares di Cervantes, p. 79, edizione citata alcuni pensieri piú sopra (23 maggio, domenica, 1824). Cosí noi mentre per finchè.


*    Retinere per ricordarsi, come in italiano ec. ritenere. Cosí anche il suo continuativo retentare sta espressamente per ricordarsi in un luogo di Cicerone, de Divinatione, lib. II, c. 29, tradotto da Omero, il quale vedi, Iliade, II, v.301 (23 maggio 1824, domenica).