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132 | pensieri | (4201) |
* Arreticato (irretitus, preso nella rete), ib., p. 54. Sanicare, sanicato. Vedi Crusca. Affumicare.
* Insertare ghirlande. Caro, ib., l. I, p. 25 ed ultima. Con le foglie tessute e consertate in modo che facevano come una grotta; ib., l. III, p. 53. I rami si toccavano e s’inframmettevano insieme insertando le chiome, lib. IV, principio, p. 77.
* Grufare, grufolare. Caro, l. c., lib. IV, p. 80.
* Mele appie - Mele appiole, o appiuole. Diminutivo aggettivo. Vedi Crusca in Mela, Appio, Appiola. Mele appiole, Caro l. c., lib. I, p. 20. Mele appiuole, l. III, fine, p. 74.
* Εὐήθης, εὐήθεια, ec. bonitas, bonus vir ec. bonhomme, bonhomie ec., dabben uomo, dabbenaggine ec. Parole il cui significato ed uso provano in quanta stima dagli antichi e dai moderni sia stato veramente e popolarmente (giacché il popolo determina il senso delle parole) tenuta la bontà. E in vero io mi ricordo che quando io imparava il greco, incontrandomi in quell’εὐήθης ec., mi trovava sempre imbarazzato, parendomi che siffatte parole suonassero lode, e non potendomi entrare in capo ch’elle si prendessero in mala parte, come pur richiedeva il testo. Avverto che io studiava il greco da fanciullo (Bologna, 18 settembre 1826).
* Ὀβελίας-oublie. Vedi Casaub., ad Athenae., lib. III, cap. 26.
* Spesse volte in occasioni di miei dispiaceri, anche grandi, io ho dimandato a me stesso: posso io non affliggermi di questa cosa? E l’esperienza avutane già piú volte, mi sforzava a risponder di sí, che io poteva. Ma il non affliggersene sarebbe contro ragione: non