zioni naturali d’essa nazione o popolo o cittadinanza ec. Per esempio, io non dirò che il modo della vita sociale rispetto alla conversazione e all’altre infinite cose che da questa dipendono o sono influite, proceda assolutamente e sia determinato nelle varie nazioni d’Europa dal loro clima, ma certo ne’ vari modi tenuti da ciascuna, e proprii di ciascuna quasi fin da quando furono ridotte a precisa civiltà e distinta forma nazionale, ovvero da piú o men tempo, si scopre una curiosissima conformità generale col rispettivo clima in generale considerato. Il clima d’Italia e di Spagna è clima da passeggiate e massime nelle loro parti piú meridionali. Ora queste nazioni non hanno conversazione affatto, né se ne dilettano, e quel poco che ve n’é in Italia, è nella sua parte piú settentrionale, in Lombardia, dove certo si conversa assai piú che in Toscana, a Napoli, nel Marchegiano, in Romagna, dove si villeggia (4032) e si fanno tuttodí partite di piacere, ma non di conversazione, e si chiacchiera assai e si donneggia assaissimo, ma non si conversa; in Roma ec. Il clima d’Inghilterra e di Germania chiude gli uomini in casa propria, quindi è loro nazionale e caratteristica la vita domestica, con tutte l’altre infinite qualità di carattere e di costume e di opinione, che nascono o sono modificate da tale abitudine. Pur vi si conversa piú assai che in Italia e Spagna (che son l’eccesso contrario alla conversazione), perché il clima è per tale sua natura meno nemico alla conversazione, poiché obbligandoli a vivere il piú del tempo sotto tetto e privandoli de’ piaceri della natura, ispira loro il desiderio di stare insieme, per supplire a quelli, e riparare al vôto del tempo ec. Il clima della Francia ch’é il centro della conversazione, e la cui vita e carattere e costumi e opinioni è tutto conversazione, tiene appunto il mezzo tra quelli d’Italia e Spagna, Inghilterra e Germania, non vietando il sortire e il