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288 pensieri (3911-3912-3913)

da’ filosofi piuttosto nominata che concepita, e da’ piú savi come tale derisa e stimata incapace di mai divenir  (3912) chiara. Questa eccessiva moderna spiritualizzazione dell’amore, la quale con proprio vocabolo chiamiamo amore sentimentale, risponde alla suprema spiritualizzazione delle cose umane, che in questi ultimi tempi ebbe ed ha luogo.

E come dalla spiritualizzazion delle cose umane sia nata e dovuta nascere, e seco sempre in esatta proporzione crescere, e finalmente venire al colmo, la spiritualizzazione dell’amore, e quindi il vago e l’indefinito che ora è proprio di questa passione e de’ sentimenti dell’un sesso verso l’altro, è manifesto e facile a spiegare colle cose predette. L’uomo da principio, siccome in se stesso e negli altri uomini, cosí naturalmente anche nella donna, e viceversa la donna nell’uomo, non consideravano che l’esteriore. Ma col principiar della civilizzazione, nascendo l’idea dello spirito, a causa della forza ed azione che la parte interna incominciava ad acquistare e sviluppare, e di mano in mano, come questa parte all’esterna, cosí l’idea dello spirito a quella del corpo, prima agguagliandosi, e poi a poco a poco strabocchevolmente prevalendo, l’individuo dell’un sesso in quello dell’altro dovette necessariamente prima incominciare a considerare anche lo spirito, e poi seguendo, considerarlo quanto il corpo, e finalmente piú del corpo medesimo, almeno in un certo senso e modo. Sicché l’oggetto amabile dell’un sesso fu all’individuo dell’altro non piú un oggetto semplicemente materiale, come in principio, ma un oggetto composto di spirito e di corpo, di parte occulta e di parte manifesta, e poscia di mano in mano un oggetto piú spirituale che  (3913) materiale, piú occulto e immaginabile che manifesto e sensibile, piú interiore che esteriore. E come le idee che hanno relazione alla parte interna ed occulta dell’uomo sono naturalmente vaghe ed incerte, quindi