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latina o nelle altre ec.) allora può essere che questo fosse diverso da quello de’ loro diminutivi noti, o diverso affatto o diverso in quanto piú generale o appartenente ad una specie di cose dello stesso genere, ma pur diversa da quella significata dal diminutivo ec. Onde tali diminutivi non possono con certezza chiamarsi positivati, con tutto che nella loro significazione non si vegga causa né vestigio alcuno di diminuzione; perocché positivati si vogliono intendere quei diminutivi che son giunti ad essere usati invece de’ loro positivi (o coesistenti, o andati in disuso), e per conseguenza nel medesimo senso di questi. E i diminutivi de’ quali io raccolgo gli esempii han da esser di questo genere, e non altro (22 novembre 1823). Vedi p. 3945.


*    Alla p. 3513. Come le donne naturalmente e generalmente parlando (e basta all’effetto, che cosí sia per natura) vivono alquanto meno degli uomini, o son destinate ad uno spazio di vita alquanto piú breve, ed infatti il loro sviluppo, e la decadenza ed estinzione delle loro facoltà e della giovanezza loro, è certamente piú pronto, e la loro carriera fisica generalmente piú rapida; cosí è ben verisimile che le date quantità di tempo ad esse paiono alquanto maggiori che agli uomini, secondo la piccola proporzione che risulta dal poco svantaggio di lunghezza che ha la lor vita naturalmente dalla nostra; la qual differenza e proporzione essendo assai piccola, non è maraviglia se il detto effetto non si nota,  (3899) e se riesce impercettibile, essendo quasi menomo ec. Forse anche simili differenze impercettibili si potrebbero supporre tra diversi individui di uno stesso sesso, nazione ec., come derivanti e proporzionate a certe relative differenze fisiche o morali ec. che si potrebbe forse notare a questo proposito, e come atte a cagionare detto effetto ec. ec. (22 novembre 1823).