Pagina:Zibaldone di pensieri IV.djvu/336

324 pensieri (2593-2594-2595)

per principii e nelle scuole ec. (cosa che i greci non avevano mai fatto con altra lingua del mondo) necessariamente i latini imparavano le regole universali della grammatica e l’analisi esatta del linguaggio, e applicavano tutto ciò alla lingua loro; lasciando star gl’infiniti libri di grammatica greca che già s’avevano dal tempo de’ Tolomei in giú. Quindi la lingua latina, per antica, riuscí meno libera e meno varia d’ogni altra. Laddove la lingua italiana scritta primieramente da tanti che nulla sapevano dell’analisi del linguaggio (poco o nulla studiando altra lingua e grammatica, come sarebbe stata la latina), venne, per lingua moderna, similissima di ricchezza e d’onnipotenza alla greca. La lingua tedesca ha veramente  (2594) grammatica, ma non so quanto sia rispettata dagli scrittori tedeschi; ovvero le eccezioni superando le regole, queste vengono ad essere illusorie, e il grammatico non può far altro ch’andar qua e là dietro chi scrive, per vedere e notar come scrivono. Di piú ella non ha vocabolario riconosciuto per autorevole, e questo in una lingua moderna è una gran cosa conducentissima alla ricchezza, potenza, libertà della lingua (4 agosto 1822).


*   Ho detto altrove che le voci greche nelle lingue nostre non sono altro che termini (in proporzione però del tempo da ch’elle vi sono introdotte: per esempio filosofia e tali altre voci greche venuteci mediante il latino, sono alquanto piú che termini), cioè ch’elle non esprimono se non se una pura idea, senz’alcun’altra concomitante. Per questa ragione appunto, oltre le altre notate altrove, le voci greche sono infinitamente a proposito nelle nostre scuole e scienze, perocch’elle rappresentano costantemente e schiettamente quella nuda, secca e semplicissima idea alla quale sono state appropriate; e perciò servono alla precisione  (2595) molto meglio di quello che possano mai fare le