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(1954-1955-1956) | pensieri | 461 |
colla perfezione: unica lingua moderna, ch’essendo perfetta ed avendo un deciso e completissimo carattere proprio, e questo per ogni parte formato, sia liberissimo. La libertà del tedesco è nociva o di poco buon frutto, come quella che si gode nell’anarchia o quella che tutti i popoli godono prima che la società abbia presa fra loro una forma pienamente regolare e stabile. La libertà dell’italiano è come quella, assai piú rara e difficile, che si gode e deriva dalle savie, complete, mature istituzioni. Essa è stabilita nella sua indole, la costituisce e n’é vicendevolmente contenuta: laddove la libertà del tedesco non fa che escludere da quella lingua un’indole propria o renderla incerta e indeterminata; e intanto sussiste (1955) in quanto non sussiste in quella lingua un carattere originale perfettamente formato, definito e maturato. Originalità e libertà stanno insieme nell’italiano e sarebbero incompatibili nel tedesco. E nell’italiano e ne’ savi reggimenti la perfetta legislazione e la libertà non solo si compatiscono, ma scambievolmente si favoriscono. Nel tedesco la libertà sarebbe incompatibile colla legge e non sussiste che in virtú della non esistenza o imperfezion della legge.
Cosí accade infatti. Le lingue perfettamente formate e di carattere decisamente proprio non sogliono esser libere, e par che queste due qualità ripugnino. La lingua francese infatti, sola fra le moderne, esclusa l’italiana e la spagnuola, che si possa dire perfettamente formata, ha perduto colla sua formazione la libertà ed è divenuta inflessibile e inadattabile a tutto ciò che non l’é assolutamente proprio. La lingua inglese ha conservata la sua libertà (1956) col sacrifizio di una originalità decisa. Essa si modellò prima sulla francese e divenne quasi francese. Oggi talora è francese, talora non si sa che, ma perfettamente inglese mai e gli stessi scrittori inglesi riconoscono il danno della loro libertà di lingua e