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(1878-1879) pensieri 419

stessa sfera di costumi, differiscono sommamente nelle diverse sfere di costumi, anche quanto alle qualità principali ed elementari. Ciò avviene perché quelle hanno un soggetto e un modello universale, cioè la natura, queste particolare affatto, cioè le assuefazioni nazionali. Nuova prova del quanto sia relativo quel bello che consiste nelle sole convenienze, cioè quel solo che è veramente bello e spetta all’astratta considerazione di esso.

Ond’é che le arti quanto piú son suscettive di novità e varietà in ciascuna nazione, e per se stesse, tanto meno ponno variare da nazione a nazione, e viceversa. E la varietà nazionale di cui un’arte bella è capace sta in ragione inversa della varietà universale e costitutiva e specifica (9 ottobre 1821).


*   A quello che altrove ho detto circa la differenza della melodia poetica nelle diverse lingue, aggiungivi la melodia prosaica e generalmente qualunque melodia può derivare dalla combinazione delle parole o anche delle sillabe  (1879) o lettere, e vedi la p. 1876 e seg. (9 ottobre 1821).


*   Alla p. 1876. Applicate a questo luogo l’inadattabilità riconosciuta della melodia poetica latina o greca alla lingua italiana, de’ metri, cioè diversi generi di verso e diversa combinazione di versi ec. E pur la italiana è figlia della lingua latina; cosí la spagnuola, la francese ec. ec. ec. ec. (9 ottobre 1821).


*   Presso qualunque popolo naturale o poco civilizzato il governo militare non fu mai distinto dal civile e i governatori delle provincie o di ciascuna provincia non erano se non se i capitani degli eserciti o di ciascun esercito. Cosí presso i greci omerici, cosí presso tutti i popoli chiamati selvaggi, cosí presso i germani, poi i goti, franchi, longobardi ec., cosí anche