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(1667-1668-1669) pensieri 299

la miri in viso. Vedutolo, ti par brutto? tu cangi subito il giudizio e il senso, e mentr’ella ti parve bella, ora ti par brutta. Ti parve brutta e il viso ti par bello? nel tuo giudizio ell’é divenuta bella. Tu non dici né pensi di conoscere di veduta una persona se tu non l’hai veduta in viso. Non cosí ti accade rispetto agli animali. Tu non provi nessuno dei detti effetti. Tu non osservi che il corpo, perché nelle diverse fisonomie di una stessa specie non trovi differenze. Tu dici di conoscere un cavallo, se anche non l’hai  (1668) veduto o almeno osservato nel muso. Se n’hai visto il solo muso, non dici né pensi di conoscerlo, laddove tu pensi di conoscere una persona di cui non hai visto o almeno osservato che il viso, come spesso accade. Un animale dipinto in maniera che il muso non si veda, ti pare intero. Non cosí una persona. Tanto è vero che per l’uomo la parte principale della forma umana è la fisonomia (10 settembre 1821).


*   I contadini, e tutte le nazioni meno civilizzate, massime le meridionali, amano e sono dilettate soprattutto da’ colori vivi. Al contrario le nazioni civili, perché la civiltà che tutto indebolisce, mette in uso e in pregio i colori smorti ec. Questo si chiama buon gusto. Perché? Come dunque si suppone che il buon gusto abbia norme e modelli costanti e invariabili? s’egli ci allontana dalla natura, in che altra cosa stabile faremo noi consistere questo tipo, questa norma? Non è questa oltracciò una prova che tutto è relativo e dipende dall’assuefazione e circostanze,  (1669) anche i piaceri, i gusti ec. che paiono i piú naturali e spontanei? giacché l’uomo polito, senza bisogno di alcuna riflessione, si ride di un villano che stima far gran figura col suo gilet di scarlatto e degli altri villani o villane che l’ammirano. E pure che ragione naturale v’é di riderne? Le stesse nostre classi cólte pochi anni sono, quando erano meno o civilizzate o