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262 pensieri (1607-1608)

mano in mano scemando e perdendosi coi successivi progressi della civiltà. Parlino le storie. Vedi il pensiero precedente che appartiene pure a questo, perché l’odio è una delle piú vigorose passioni dell’anima; ed è oggi o estinto o travisato in maniera che è fonte di tutt’altro che di forza. Vedi pure il pensiero seguente (2 settembre 1821).


*   I moti e gli atti degli uomini (e de’ viventi in proporzione delle rispettive qualità) sono naturalmente vivissimi, specialmente nella passione. La civiltà gli raddolcisce, gli modera, e va tanto innanzi che oramai gran parte del bel trattare consiste nel non muoversi, siccome nel parlare a voce bassa ec., e l’uomo appassionato quasi non si distingue dall’indifferente per verun segno esterno. L’individuo civilizzato copia in se stesso lo stato a cui la società è ridotta dall’incivilimento, come una camera oscura ricopia in piccolissimo una vasta prospettiva. Non piú moto né in questa né in  (1608) quello. Questa corrispondenza non è né casuale né frivola. È ben importante l’osservare come i menomi effetti derivino dalle grandi cagioni, come armonizzino insieme le cose grandi e le piccole, come la natura del secolo influisca sulle menome parti de’ costumi, come dalle piccolissime e giornaliere osservazioni si possa rimontare alle grandissime e generali. L’animo e il corpo dell’uomo civile si rende a poco a poco immobile in ragione de’ progressi della civiltà: e si va quasi distruggendo (gran perfezionamento dell’uomo!) la principal distinzione che la natura ha posto fra le cose animate e inanimate, fra la vita e la morte, cioè la facoltà del movimento (2 settembre 1821).


*   L’ideologia comprende i principii di tutte le scienze e cognizioni, e segnatamente della scienza della lingua. Ma vicendevolmente si può dire che la scienza