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156 pensieri (1430-1431-1432)

pagna, di cui pur da tutte le parti si scuopra l’orizzonte (1 agosto 1821).


*    Circa le sensazioni che piacciono pel solo indefinito puoi vedere il mio idillio sull’Infinito, e richiamar l’idea di una campagna arditamente declive in guisa che la vista in certa lontananza non arrivi alla valle; e quella di un filare d’alberi, la cui fine si perda di vista, o  (1431) per la lunghezza del filare, o perch’esso pure sia posto in declivio ec. ec. ec. Una fabbrica una torre ec. veduta in modo che ella paia innalzarsi sola sopra l’orizzonte, e questo non si veda, produce un contrasto efficacissimo e sublimissimo tra il finito e l’indefinito ec. ec. ec. (1 agosto 1821).


*    Non c’é miglior modo di far colpo e fortuna con una giovane superba e sprezzante, che disprezzandola. Or chi crederebbe che l’amor proprio (giacché dal solo amor proprio deriva l’amore altrui) potesse produrre questo effetto, che quando egli è punto, si provasse inclinazione per chi lo punge? Chi non crederebbe al contrario che una donna altera e innamorata di se stessa dovesse vincersi, interessarsi, allettarsi cogli ossequi, cogli omaggi, ec.? Eppur cosí è. Non solo l’ossequio e l’omaggio ti farà sempre piú disprezzar da costei, ma se disprezzandola tu sei pervenuto a fissarla e a produrle una inclinazione per te, ed allora, o per amore, o per abbandono o per credere di aver fatto abbastanza ec. tu cerchi di cattivartela coi mezzi piú naturali, e le dài qualche piccolo segno di sommissione,  (1432) di amore che si dimostri per vero ec., tu hai tutto perduto, ed ella immediatamente si disgusta di te e ti disprezza. Conviene che tu segua imperturbabile a mostrarle noncuranza fino alla fine. Ed è questo un effetto semplicissimo di quel centiforme amor proprio, che produce gli effetti i piú sva-