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(984-985-986) | pensieri | 317 |
* La scoperta e l’uso delle armi da fuoco, oltre agli effetti da me notati negli altri pensieri, ha scemato ancora notabilissimamente il coraggio ne’ soldati e generalmente negli uomini. La victoire... s’obtient aujourd’hui par la regularité et la précision des manoeuvres, souvent sans en venir aux mains. Nos guerres ne se décident plus guère que de loin, à coups de canon et de fusil; et nos timides fantassins, sans armes défensives, effrayés par le bruit et l’effet de (985) nos armes à feu, n’osent plus s’aborder: les combats à l’armes blanches sont devenus fort rares. Cosí il barone Rogniat, Considérations sur l’art de la guerre, Paris, de l’imprimerie de Firmin Didot, 1817. Introduction, pag. 1. E come i soldati, cosí gli altri uomini che si servono delle armi da fuoco invece delle bianche, riducendosi ora ogni battaglia, o pubblica o privata, a tradimenti e a fatti di lontano, senza mai venire corpo a corpo: oltre l’influenza che ha l’educazione militare e la natura delle guerre sopra l’intero delle nazioni. Sarà bene ch’io legga tutta intera l’opera citata, dove l’arte della guerra è chiarissimamente esposta, congiunta a molta filosofia, paragonati continuamente gli antichi coi moderni e i diversi popoli fra loro, applicata alla detta arte la scienza dell’uomo ec. E certo la guerra appartiene al filosofo, tanto come cagione di sommi e principalissimi avvenimenti quanto come connessa con infiniti rami della teoria della società e dell’uomo e dei viventi (25 aprile 1821).
* La soverchia ristrettezza e superstizione e tirannia in ordine alla purità della lingua ne produce dirittamente la barbarie e licenza, come la eccessiva servitú produce la soverchia e smoderata libertà dei popoli. I quali ora perciò non divengono liberi, perché non (986) sono eccessivamente servi e perché la tirannia è perfetta e peggiore che mai fosse, essendo piú moderata che fosse mai (25 aprile 1821).