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che gli odori, in grado bensí molto piú piccolo, ma pure hanno una simile proprietà, risvegliando l’immaginazione ec. Laonde quello stesso spirituale del suono è un effetto fisico di quella sensazione de’ nostri organi, e infatti non ha bisogno dell’attenzione dell’anima, perché il suono immediatamente la tira a se e la commozione vien tutta da lui, quando anche l’anima appena ci avverta. Laddove la bellezza o naturale o artifiziale non fa effetto se l’anima non si mette in una certa disposizione da riceverlo, e perciò il piacere che dà si riconosce per intellettuale. Ed ecco la principal cagione dell’essere l’effetto della musica immediato, a differenza delle altre arti, e vedi questi pensieri, p. 79.


*   Osservate come non si legga ch’io sappia di nessun effetto prodotto nelle bestie dal canto (in verità anticamente si diceva, excantare, ora incantare i serpenti, e Frigidus in pratis cantando rumpitur anguis dice Virgilio, ma son favole che non hanno esperienze moderne a favore. D’Arione si legge che innamorò i delfini col suono. Chateaubriand racconta di quel serpente ammansato dal suono, ec. ec. Del resto i poeti dicevano favolosamente che le bestie si fermassero a udire il canto di questo o di quello. La ragione è perché questo è cosa piú umana del suono, e perciò di un effetto piú relativo, come anche la differenza dei suoni cagiona diversi effettisecondo la natura degli organi dove opera. Cosí né piú né meno i diversi odori, i diversi sapori, i diversi colori de’ quali l’uno diletterà principalmente questa persona e l’altro quest’altra. Il canto umano fa effetto grande nell’uomo. Al contrario quello degli uccelli non molto. Grandissimo però dev’essere il diletto che cagiona negli uccelli, giacché si vede che questi cantano per diletto, (159) e che la loro voce non è diretta ad altro fine, come quella degli altri animali (eccetto le cicale, i