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atto terzo 31


Lesbino.   Crudel, quanto tu vuoi

               sprezzami, usa rigor;
          amerò gli occhi tuoi,
               ti porterò nel cor.
Uranio.   Infido e bel sembiante,
               schernisci la mia fé;
          ti adorerò costante,
               e sol vivrò per te.
Tirreno. Non piú, cari, non piú; di premio eguale
degno è l’emulo canto. Ambi vinceste.
Mediterò per ambi egual mercede.
Or la danza succeda,
ninfe leggiadre, e qui compisca il gioco,
ma d’amor pria si canti e l’arco e il foco.
Coro.   Dove non giunge, ecc.