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16 i - il narciso


Cidippe. Tutto, o padre, egli è ver; ma piú non l’amo,

né il posso amar. Giammai...
Tirreno. Olá, tutto poss’io. Chi contumace
sprezzasti genitor, giudice avrai.

SCENA II

Cidippe.

Ingiusti padri, e quale

autoritá vi diede
sul nostro arbitrio il cielo? Il genio deve
dar legge, e non la forza, a’ nostri affetti.
Questo, a cui tu mi astringi,
carnefice e non padre,
imeneo violento,
non fia che colpa tua, che mio tormento.
          Te, in onta del fato
               Narciso adorato,
               te solo amerò.
          Se diedero i numi
               la gloria a’ tuoi lumi
               di farmi languir,
               di farmi morir,
               per te languirò,
               per te morirò.

SCENA III

Uranio e Cidippe.

Uranio. A che, ninfa, a che fuggi?

son io libico mostro,
son io serpe?...