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atto primo | 13 |
SCENA VII
(Grotta di ninfe a foggia di tempio).
Tirreno, Coro di sacerdoti, di pastori e di ninfe.
queste selve e questi fiori
aggradite i nostri doni
e l’amor de’ nostri cori.
Tirreno. Omai del sacro rogo
l’odoroso alimento unite, o voi,
sacri ministri, e voi,
innocenti pastor, vergini caste.
(Il coro innalza in forma di altare un rogo, in cui tutte le ninfe gettano i loro fiori; sacrifizio.)
Coro. O gran dee, ecc.
Tirreno. Or d’incenso e di nardo
spargete il rogo acceso, onde alle stelle
in odorati nembi il fumo ascenda.
Ecco dall’aureo nappo
su la fiamma che stride io verso questo
liquor, cui giá sudaro
le vendemmie cretensi, e questa verso
dal cristallo piú terso
linfa innocente e pura.
Alfo, il vasel d’argento
dammi, perché ne spruzzi
del piú candido latte
le leggere faville; e voi fra tanto
accordate giulivi
all’alme dee, ninfe e pastori, il canto.
Coro. O gran dee, ecc.
Tirreno. Fausti nel sacrifizio
son tutti i segni; ecco la vampa è chiara