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E se fia d’uopo allora

e spasimi e pene,
coltello e catene,
e la cisterna ancora
a lui ricorderò.
Giuda. Tu ’l sai. Pria di partir sborsammo il prezzo
del grano a’ regi servi.
Poi nell’aperte some il ritrovammo,
da chi non so, né come chiuso. Ah, Ramse,
il giusto Sofonea rei non ci creda.
Siamo innocenti. Eccone il prezzo, ed altro,
onde a nostra miseria e’ dia soccorso.
Ramse. Lunge il timor. Datevi pace. Il vostro
e di Giacobbe Dio fu che ripose
ne’ vostri sacchi il numerato argento.
Io di vostra innocenza
ragion vi fo, né in Sofonea si tema
si ingiusto cor che vi condanni a torto,
né si crudel che vi ricusi aita.
Giuda. Per te ne torna in sen l’alma smarrita.
Star lungi da colpa
non basta a discolpa
di un’alma innocente.
Un lieve sospetto
d’error non commesso
può farlo altrui spesso
parer delinquente.
Ruren. Eccoci ancor tutti a’ tuoi piedi, o grande,
o Sofonea pietoso.
Abbracciam tue ginocchia.
Tuo soccorso imploriam. Piacciati questi
che il riverente genitor t’invia
doni gradir.
Giuseppe. Da quelle
A. Zeno, Drammi scelti . 12