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sollevare pertanto la fedele popolazione dai danni durati nel lungo e formidabile assedio, Giovanna II le accordava il 22 luglio dell’anno stesso ampie concessioni, fra le quali leggiamo la riconferma della zecca ove si battevano i bolognini. Giova riportare il frammento di quel diploma che concerne la moneta aquilana: Eisdem universitati et hominibus prefate civitatis Aquile siclam bolonenorum de argento, seu liberam licentiam et potestatem plenariam cudendi bolonenos de argento, modo et forma quibus olim per nos et dictam nostram curiam consuevit, libere tamen et franco et absque alia solutione extaleo seu recognitione curie nostre prestanda, quam eis propter ipsorum grandia merita remittimus, usque videlicet ad annos quinque complendos, a die datum presentium numerandos1: Anche sett’anni prima, nel 1417, trovo la stessa zecca appaltata a Nunzio della Fonte ed a Lodovico de’ Gaglioffi, ambidue aquilani, ad cudendum bologninos argenteos, et quatrinos, et parvulos ereos2.
Gli è fuor dubbio che i bolognini, del cui stampo Giovanna II nel 1424 rinnovava il permesso ad Aquila franco di balzelli per un quinquennio, sono, come gli altri del 1417, di quelli che il Vergara ha pubblicato3, e che io pure do intagliati nella prima tavola al n. 7, imitanti que’ bolognini di Ladislao che, per recare la mezza figura del santo pontefice Celestino in luogo del busto, scostandosi con ciò dall’anterior tipo pontificio, aggiudicai ad epoca posteriore.
D. + ivhanda:regina. (talora regin ed anche reg:). Nell’area a.q.l.a.
R. s:petrvs:pp:9fe. (o solo 9.). Mezza figura di pontefice, mitrata e nimbata, d. benedicente, s. asta sormontata da croce di trifogli.
Questi bolognini eransi prescritti al taglio di 34 1/2 per