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     65Quando l’aria più serena
     Del suo odor ne va ripiena.
Tu gir dei, o Amica, intanto
     Laggiù in quella oscura valle
     Ove sol da spine, e pianto
     70Vedrai sparso ciascun calle;
     Ma di là pur poscia un giorno
     Tu farai quì in Ciel ritorno.
Sù spargete, spirti amanti
     A man piene eletti fiori;
     75Giusto è ben, ch’ognuno canti
     Sue bellezze, e ognun l’onori.
     Questa è sì la mia vezzosa
     Dolce Amica, amata Sposa.
Verrà un tempo in cui Reina
     80La vedrete in trono assisa,
     E di sua beltà divina
     Tutte l’Alme ardere in guisa
     Che per lei ne andrà giocondo
     Il celeste, e il basso Mondo.
85Quì si tace, ed ella fassi
     Come giglio incontro al Sole;
     Tutta lieta e attenta stassi
     Alle dolci sue parole,
     E in Lui fisa del celeste
     90Suo splendor s’adorna, e veste.
Come nube, allorchè scorge
     Dietro l’Alba il Sol, che appare,
     Che sul punto, ch’egli sorge
     Fuor dell’onda là sul Mare,
     95Tutta splende e si colora,
     E i bei rai sugge, e divora:
Ver Lui dessa in un baleno
     La man stende, e i santi affetti
     Hanlo tutto unìto al seno;
     100E insiem’ambo avvinti, e stretti