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Tirsi.
O Pastorelle
     Leggiadre e belle,
     Ch’andate scalze,
     340Ditemi voi
     Qual’è fra noi
     Dea degli Amori,
     Venere, o Clori?
Alessio.
O vezzosette
     345Cortesi Aurette,
     Ch’a Delia intorno
     Temprate il giorno
     Tra vaghi fiori,
     Sentiste odori
     350Più dolci e grati
     De’ suoi bei fiati?
Tirsi.
Api gentili, ch’i bei fior cercate
     A Clori andate, ch’ha ogni fiore accolto
     Sul vago volto; e s’anche il mel bramate
     355Il mel trovate se da voi si tocca
     La bella bocca.
Alessio.
O Ruscelletti, che per vie fiorite
     Lieti ven gite o voi canori Augei
     Da gli arboscei, che la mia Donna udite;
     360Deh voi mi dite chi di loro il vanto
     Abbia nel canto.
Tirsi.
La mia vaga leggiadra Pastorella
     Quando ride talor si fa più bella
     Le dolci labbra dolcemente schiude,
     365E i negri occhietti bei chiude e non chiude;
     E fa un bel solco al mento, e due nel viso
     Oh vaga Pastorella, o dolce riso!