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IX.


Ardo per Filli. Ella non sa, non ode
     I miei sospiri: io pur l’amo costante,
     Chè in lei pietà non curo: amo le sante
     Luci, e non cerco amor, ma gloria e lode.
5E l’amo ancor che il suo destin l’annode
     Con sacro laccio a più felice amante;
     Chè ’l men di sua bellezza è ’l bel sembiante,
     Ed io non amo in lei quel ch’altri gode.
E l’amerò quando l’età men verde
     10Fia che al seno ed al volto i fior le toglia,
     Ch’amo quel Bello in lei che mai non perde.
E l’amerei quand’anche orrido avello
     Chiudesse in sen l’informe arida spoglia,
     Chà allor quel ch’amo in lei sarà più bello.


X.[1]


Per far serti ad Alnano io veggio ir pronte
     L’Arcadi squadre in queste parti e in quelle;
     E chi di gigli il Prato e chi di belle
     Viole spoglia il margine del fonte.
5Come nascono i fiori in piaggia o in monte,
     Se nascesser così nel suol le stelle,
     Anch’io farei ghirlanda, e sol con elle
     Cinger vorrei la gloriosa fronte.
Ma poi ch’April fiori e non stelle apporta,
     10Nè basta o lauro o palma a’ sommi Eroi,
     Non che il bel giglio o la viola smorta;
Le tue virtudi, Alnano, i pregi tuoi
     A te faran ghirlanda: il Sol non porta
     Altra Corona, che de’ raggi suoi.



  1. Cercandosi nella Ragunanza degli Arcadi di qual fronda, e di qual fiore dovesse farsi la corona ad Alnano Sommo Pastore.