Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
70 |
VI
O Mopso, Mopso, quella tua sì ardita
Giovenca, per dir vero, a me non piace;
Quel gir fra tori sì lasciva, e audace
O mal frutto, o mal fine in lei n’addita.
5Vè là, com’or que’ tori al salto invita
Inarcando la coda, e come face
L’arena alzar del suol con piè vivace,
Bassando il corno inver l’erba fiorita.
Io so, pastor, che del tuo ricco armento
10Perdendo ancor costei, non t’è gran danno;
chè più belle di lei n’hai cento e cento;
Ma se fra lor que’ tori un giorno fanno
Sanguinosa battaglia, ah che pavento
Vederti pien di scorno, e d’alto affanno!
MARIA SELVAGGIA BORGHINI.
I
Abito eletto e sovra ogni altro altero,
Che l’interna bellezza orni e non celi,
In cui par che Natura altrui riveli
Dell’eterno soggiorno il Bello intero:
5S’io rivolgo talor l’occhio, o ’l pensiero
In ciò, che in te ripose il Re de’ Cieli,
Veggio come a Mortai chiaro si sveli
Del gran poter di lui l’Immenso e ’l Vero.
Onde se un dì fia, che l’età futura
10In carta legga quanto ha il Ciel raccolto
Nella tua rara angelica figura;
Dirà colma di duol: misero e stolto
Mortale, or chi ti guida e t’assicura
Se a te vedere il vero lume è tolto?
II
E fermo il piè sulle superbe sponde,
Che il gran Bavaro Eroe famose ha rese,