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MARCH. CORNELIO BENTIVOGLIO.
I
Ecco Amore: ecco Amor. Sia vostro incarco;
Occhi, chiudere il passo al Nume audace,
Che a turbarmi del sen la cara pace
Sen vien di sdegni e di saette carco.
5Ecco Amore: ecco Amor. Vedete l’arco,
Che mai non erra e la sanguina face:
Già la scuote la vibra e già mi sface:
Occhi... Ah voi non chiudeste a tempo il varco.
Ei già mi porta al sen crudele affanno,
10E dell’error ch’è vostro, o lumi, intanto
Il tormentato cor risente il danno.
Ma d’irne impuni non avrete il vanto;
Poichè, in questo sol giusto, Amor tiranno
Se il core al fuoco, e voi condanna al pianto.
II
L’anima bella, che dal vero Eliso
Al par dell’alba a visitarmi scende,
Di così intensa luce adorna splende,
Che appena io riconosco il primo viso.
5Pur con l’usato e placido sorriso
Prima m’affida, indi per man mi prende,
E parla al cor cui dolcemente accende
Dell’immensa beltà del Paradiso.
In lei parte ne veggo; e già lo stesso
10Io più non sono, e già parmi aver l’ale:
E già le spiego per volarle appresso.
Ma sì ratta s’invola e al Ciel risale,
Ch’io mi rimango, e dal mio peso oppresso
Torno a piombar nel carcere mortale.