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— Avremo buon tempo. La merce.non sarà troppo sbattuta.
— Ma, oltre che sensibili, i miei apparecchi presentano qualche pericolo....
— Benissimo, dottore. I pericoli non mi spaventano. Ho trasportato in tempo di guerra carichi interi di nitroglicerina. La fortuna mi ha sempre protetto....
— Oh!... non. si tratta, nel nostro caso, di nitroglicerina — (ebbi a questo punto il timore di aver parlato troppo). — Tutt’al piú, di una specie di carburante....
— Fosse anche una provvista di bombe, non ritirerei la mia parola. Ho promesso di portare voi e il vostro carico a Nuova York, e manterrò la mia promessa.
— Quando si parte?
— Anche domani notte, 6 luglio, se vi aggrada. La mia nave si chiama «Breslau». Vi aspetto domani ad Amburgo.
La sera stessa caricai le preziose casse sulla mia macchina e, dopo una commossa separazione da Elda — era stata, per il passato, una mia abilissima collaboratrice nel reparto chimico — , presi con prudente lentezza la via di Amburgo. Il carico sulla nave di Otto si compì senza il minimo inconveniente. E all’ora fissata potemmo