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Il trasporto dell’esplosivo
Ormai eravamo vicini alla data fissata per il grande tentativo: il 1° settembre 1937. James e i1 prof. Nicola Piccardi mi avevano raccomandato, di prendere il · più presto possibile un piroscafo per Nuova York: avevano necessità assoluta della mia collaborazione per gli ultimi preparativi. Si presentava però un arduo quesito alla mia coscienza: il trasporto delle fiale dello esplosivo a bordo di una nave passeggeri. · Potevo io mettere tanti miei simili in un rischio cosi terribile? Non pensai neanche per un attimo a procedere per ’la via apparentemente più breve e più semplice, cioè quella di rivelare il mio segreto alla direzione della Compagnia di navigazione. Certamente avrei incontrato difficoltà di vario genere, senza contare il danno sicuro di rendere palese una scoperta cosi straordigaria. No, no, il mezzo più sicuro era quello di portare a bordo le fiale in due casse speciali, nelle quali io avessi praticamente annullati gli effetti di qualche possibile urto brusco, e dove la temperatura adatta per la conservazione di ciascun tipo di esplosivo fosse sempre. rigorosamente mantenuta. La mia coscienza, è vero, mi gridava