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PROLOGO


Come ritrovai il manoscritto
caduto dal cielo.


Un giorno, mentre andavamo a vela, io e l’amico Geraldo detto Sardella, lungo la costa elbana dalla parte di Procchio, ci accadde di trovare, adagiato sul pelo dell’acqua, un curioso oggetto, tra la bottiglia del termos e la palla di cannone da 75; un fuso metallico insomma, che, contro tutte l e regole della gravità, galleggiava. Dopo averlo tirato a bordo, capimmo il perché di quell’apparente stranezza: l’oggetto era metallico, è vero, ma era vuoto, e, nonostante le sue rispettabili dimensioni, doveva pesare molto meno dell’acqua spostata dal suo volume. ·

Sardella, che aveva perduto un hraccio e un occhio nel lanciar bombe ai pesci, disse che quello era, di sicuro, un apparecchio esplosivo per la pesca clandestina e mi consigliò di ri-

1. — Yambo, Luna Paese incomodo.