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di secondo il tempo che impiegherà il nostro razzo à percorrere i quattrocentomila chilometri che ci dividono dalla Luna: sappiamo fino a un milligrammo quanto esplosivo sarà necessario per darci la spirita iniziale, per aiutarci nel viaggio e, infine, per rallentare la nostra discesa nella Luna. Tutto è a posto, nei nostri disegni, nei nostri prèventivi. Ma non è escluso che, nonostante questi minuziosi studi, queste misure, questi calcoli, il razzo si fermi per via, o si spezzi, o precipiti di là dall’orbita lunare. Aggiungi che, se ’ noi arriveremo senza guai nella Luna, l’impresa non potrà dirsi finita: dovremo, probabilmente, lottare contro ostacoli e pericoli, appetto ai quali quelli vinti nella traversata ci sembreranno trascurabili.
Pensa: la Luna è un paese selvaggio, dove si trovano soltanto sassi e rupi calcinate dal Sole: non c’è aria - o almeno, non ce n’è in quantità sufficiente per i nostri polmoni di animali terrestri l’acqua è sparita da un pezzo.... Nessuna possibilità di vita normale, nell’alternarsi delle gelide notti di trecento cinquant’ore e negli interminabili giorni, durante i quali la temperatura arriva a quella dell’acqua bollente....
Non avevo il coraggio di dirti queste cose....
Temevo che tu mi prendessi davvero per pazzo....
4. - Yambo, Luna paese incomodo. |