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Qui scrive il traduttore del manoscritto.

I messaggi di Marcello e di Silvano


Arrivai, una triste sera di autunno, alla casa dell’astronomo, un po’ fuori del paese, sul margine dei campi che luccicavano sotto ampie coltri di nebbia. Bussai timidamente all’usciolino: mi venne ad aprire una donna di mezza età grande e legnosa, con due festoni di capelli grigi ai lati del viso arcigno...

— Il signor professore non c’è - disse subito. — È all’estero. Voi siete un suo amico? Se volete passare....

— Vorrei scambiare soltanto qualche parola con la signora Romilde.

— La signora non abita qui. Non si trova piú a Recanati.

— E i suoi figlioli?

La donna crollò la testa energicamente.

— No. Sono andati lontano.

— Molto lontano?